ANGOSCIA NELL’ARMADIO

L’altra sera ho fatto ordine nell’ armadio e ci ho trovato dentro cose che cercavo, cose che non credevo di aver comprato e cose non mie, tipo:

una sciarpona gigante tipo mantella appartenuta ad una tizia di una compagnia telefonica che era venuta per il contratto, per internet bla bla bla. L’avevo addocchiata questa mega sciarpona. Ho sperato che se la dimenticasse e così è stato. Poi l’ho subito nascosta al fondo dell’armadio, caso mai fosse venuta a reclamarla, ma…niente, è mia.

Delle ciabatte a forma di testa di zebra che mi aveva regalato un mio ex che ho tradito. L’unica volta che ho avuto una realzione per 46 giorni e non 15, ho tradito perchè non lo reggevo. Mi regalava pupazzetti e tazze con scritte frasi angoscianti tipo “Più di ieri meno di domani”…Era patetico e in macchina stava sempre in silenzio. Si chiamava Aliosha (non chiedetemi che cazzo passasse per la testa ai suoi quel giorno) ma dentro di me io lo chiamavo Angoscia. La storia con Angoscia è durata un po’ di più perché Angela in una delle nostre serate passate a fare un po’ di “Amicanza” come la chiama lei, ossia confidenze e pettegolezzi e confessioni tra amiche, mi aveva detto che “Questo però è bravo è tenero, ti fa i regalini, ti dà mille attenzioni” E io ci stavo per credere. Poi sono saltata sul divano: “Angoscia!! Angoscia lo dovevano chiamare! Ogni volta che usciamo passa dieci minuti a guardarmi negli occhi serio serio e mi chiede: “Cos’hai? Dai dimmelo, tu hai qualcosa, lo sento.”

Lo senti? Allora, senti perchè non te ne vai un po’ a “FanGul?” (citando sempre le parole di Angela). In quel momento, quella sera estiva passata con Angela sul suo divano, al buio per non essere divorate dalle zanzare, cosparse di Autan, mangiando una pesca, mi è apparso tutto chiaro. Lo avrei lasciato. L’indomani ho nascosto nell’armadio le ciabatte a forma di testa di zebra. Mio Dio, ma come avevo fatto ad uscire per 45 giorni con uno così? Il 46 esimo giorno l’ho lasciato. Lui ha detto: “Ok come vuoi rispetto la tua scelta ma sto malissimo”.

Naaa. Ho fatto bene. Via di corsa. STOP.

ANGOSCIA NELL’ARMADIO

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